Siamo alla tappa finale del #VinciamoNoiTour…ci stiamo preparando per un altro grande Boom!!!
Siamo alla tappa finale del #VinciamoNoiTour…ci stiamo preparando per un altro grande Boom!!!
Dal Gruppo Comunicazione del Movimento Cinque Stelle di Roma, impegnato nell’organizzazione dell’evento conclusivo della campagna elettorale per le Europee 2014, che si terrà il giorno 23 maggio p.v. in piazza San Giovanni in Laterano, ci comunicano che, per operare al meglio, è stato predisposto un servizio-stampa.
1. Nell’orario compreso fra le 18,00 e le 20,00, gli operatori della stampa potranno effettuare interviste ai candidati al Parlamento Europeo e ai cittadini portavoce comunali, regionali e nazionali presenti, nell’apposita area Press Point in brevi interventi e rispettando un’adeguata turnazione.
2. Sarà possibile altresì usufruire dell’area riprese antistante il palco, durante l’intero svolgimento dell’evento, fino a capienza massima consentita e limitatamente a n. 2 operatori per testata e n. 3 per le televisioni.
3. Per la diretta cavo, sarà possibile utilizzare l’apparato tecnologico di SkyTg24 presente in loco.
Per tutti i sopraelencati scopi, vi preghiamo di richiederel’accredito mediante compilazione del presente:https://docs.google.com/forms/d/1Z1cE5jkh9SS-1T9K9RnlZstWzW-ToHac7c0qk8wlxU8/viewform
Sin dalle ore 16,00 lo staff accoglienza, sarà a vostra completa disposizione presso il “Punto Accrediti” lato Piazzale Appio, per consegnarvi i pass autorizzativi.
Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento, contattarci al seguente indirizzo e-mail:comunicazione@roma5stelle.org
M5S: sede incendiata nel napoletano,conclusi rilievi polizia
(ANSA) – NAPOLI, 21 MAG – Dinanzi al locale dove solitamente si riuniscono gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Giugliano(Napoli) e dove la scorsa notte e’ divampato un incendio non ci sono insegne del movimento di Grillo. Sulla vicenda indagano gli agenti del commissariato di Giugliano, diretti dal primo dirigente Pasquale Trocino, che insieme a quelli della scientifica hanno concluso la fase dei rilievi. Le indagini vanno avanti senza sosta. Le fiamme, come hanno accertato gli investigatori, hanno danneggiato la parte esterna del locale e la vetrina dove sono affissi gli annunci di vendita e di locazione di immobili. (ANSA). PO 21-MAG-14 15:42
Europee: Di Maio, sede M5S incendiata. Non lasciamoci intimidire
(AGI) – Roma, 21 mag. – “Stamattina a Giugliano in Campania i nostri attivisti M5S hanno trovato il luogo dove fanno le loro riunioni, incendiato. Dai primi sopralluoghi sembra che sia doloso. E credo si evinca anche dalle foto. Per fortuna non c’era nessuno all’interno. La rimetteremo a posto. Adesso andiamo avanti. Non ci lasciamo intimidire”. Lo scrive su Facebook il vicepresidente della Camera M5S Luigi Di Maio. (AGI) Sim 211454 MAG 14
M5s: Giarrusso, incendio Giugliano perche’ Camorra ci teme
(ANSA) – ROMA, 21 MAG – “La Camorra ci teme e vuole spaventarci. Noi non ci faremo intimidire, noi non recederemo mai. Le mafie verranno sconfitte dal Movimento 5 stelle”. Lo scrive il senatore M5s Michele Giarrusso su Fb dove continua: “Domenica iniziamo a sconfiggere chi protegge i mafiosi. Poi tocchera’ a loro…. E non avremo riguardi per nessuno. Saremo implacabili”. (ANSA). CHI 21-MAG-14 15:42
La sede incendiata e i vaneggiamenti della Prestigiacomo
“A nome di tutti i colleghi del gruppo parlamentare M5S Senato esprimo la mia totale solidarietà agli attivisti di Giugliano che si sono trovati la sede incendiata. Al tempo stesso sono sbigottito dalle gravissime parole dell’ex ministro Prestigiacomo che dichiara che questo incendio è figlio del “clima di odio,panico e intolleranza che Grillo sta infondendo nelle vene dei cittadini”. La Prestigiacomo sembra di fatto giustificare atti di violenza contro il Movimento 5 Stelle, mentre da parte dei nostri attivisti non è mai stato compiuto alcun atto violento e nè verrà compiuto perchè la non-violenza è nel nostro DNA. Le parole della Prestigiacomo sono ancor più vergognose e gravi in quanto vengono pronunciate in riferimento ad un territorio quello campano, dove il Movimento 5 Stelle è in prima linea contro la criminalità organizzata e nel denunciare lo scandalo della “Terra dei Fuochi”.” Maurizio Buccarella, capogruppo M5S Senato
SINDACO DI PARMA AGLI ATTIVISTI: NON SIETE SOLI, POPOLO CON VOI (DIRE) Bologna, 21 mag. – “Sono umanamente vicino a tutti gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Giugliano, dove qualche vigliacco ha bruciato la sede in cui si riuniva il meetup”. Sono parole di Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, che sul suo profilo Facebook commenta cosi’ la notizia dell’attentato nel napoletano. “So bene cosa significa avere una sede in cui parlare con entusiasmo e con il pensiero rivolto all’oggi- continua Pizzarotti- tutti gli attivisti lo sanno: il Movimento vive di questi luoghi e di questi incontri. Agli amici attivisti diGiugliano dico che non siete soli, dietro a voi c’e’ un intero popolo”. (San/ Dire) 19:48 21-05-14
LPN-Pd: Solidarietà a M5S per incendio sede Giugliano
Roma, 21 mag. (LaPresse) – “”Solidarietà al #M5s per sede bruciata a #Giugliano. Niente può giustificare quanto avvenuto”. E’ quanto si legge sull’account Twitter dei deputati Pd.
INCENDIO SEDE. DI MAIO (M5S): NON CI LASCEREMO INTIMIDIRE
(DIRE) Roma, 21 mag. – “Stamattina a Giugliano in Campania i nostri attivisti M5S hanno trovato il luogo dove fanno le loro riunioni, incendiato. Dai primi sopralluoghi sembra che sia doloso. E credo si evinca anche dalle foto. Per fortuna non c’era nessuno all’interno. La rimetteremo a posto. Adesso andiamo avanti. Non ci lasciamo intimidire”. Lo scrive su facebook Luigi Di Maio, deputato 5 stelle e vicepresidente della Camera. (Vid/ Dire) 16:12 21-05
GIUGLIANO. Incendiato l’ingresso di un’agenzia immobiliare al corso Campano, all’interno si riuniscono gli attivisti del Movimento 5 Stelle. È successo la scorsa notte intorno alle due. Ignoti hanno appiccato il rogo all’ingresso della sede dell’agenzia che viene utilizzata come ‘vetrina’ per le offerte di compravendita o fitto di immobili.
Una bottiglia di plastica con all’interno della benzina è stata data alle fiamme e in più, gli autori, sono riusciti ad entrare negli uffici dove hanno lasciato una scopa semibruciata. Per fortuna il rogo non si è esteso e la presenza dei vetri blindati ha evitato il peggio.
Sul posto sono giunti gli agenti della polizia Scientifica di Giugliano, diretti dal primo dirigente Pasquale Trocino, che hanno effettuato i rilievi del caso. Il titolare dell’agenzia, Andrea Coppola, ha sottolineano di non avere mai ricevuto minacce e che – visto la vicinanza delle sede principale dell’agenzia immobiliare – se si fosse trattato di un’intimidazione l’avrebbero potuta fare lì.
Sul posto anche il deputato del partito di Grillo, Salvatore Micillo, che confida nelle indagini delle forze dell’ordine affinché si faccia chiarezza su quanto accaduto.
M5s, Beppe Grillo denuncia: bruciata nella notte la sede di Giugliano in Campania
“Bruciata la sede del m5s a Giugliano”. Lo scrive su Twitter e Facebook Beppe Grillo che sul suo blog pubblica un post che denuncia quanto è accaduto. “Mi hanno appena telefonato, hanno incendiato il luogo dove spesso ci ritroviamo per fare le riunioni con il Movimento cinque stelle Giugliano in Campania”.
Grillo aggiunge: “E’ una bruttissima notizia ma non ci fermeranno, vinciamo noi”.
L’incendio è stato appiccato nella notte. La stanza delle riunioni è stata completamente distrutta dalle fiamme. A darne notizia per prima Ilaria Ascione, attivista locale che ha postato la foto della sede distrutta dall’incendio. Le forze dell’ordine indagano sull’episodio per chiarire la natura del gesto.
Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, interviene sulla vicenda: “L’incendio dell’agenzia immobiliare che solitamente ospita le riunioni del meet up- dichiara Di Maio- è un attacco diretto alla democrazia, un’intimidazione al lavoro di denuncia e monitoraggio che gli attivisti svolgono quotidianamente sul territorio. Voglio dire a chi vorrebbe porre un freno al Movimento 5 stelle con azioni vili e vigliacche, che noi andiamo avanti, che anzi saremo ancor più presenti a Giugliano. L’onestà non teme intimidazioni, continueremo a denunciare e a portare avanti le nostre battaglie per la legalità e la difesa del territorio.”
Incendio doloso alla sede del Movimento 5 Stelle di Giugliano
In fiamme un ufficio presso cui è solito riunirsi il gruppo a 5 stelle giuglianese. Sul posto polizia e vigili del fuoco.
Incendio doloso alla sede del Movimento 5 Stelle di Giugliano
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In fiamme la sede presso cui si riunisce il Movimento 5 Stelle di Giugliano, un ufficio utilizzato solitamente dal gruppo politico per gli incontri. Sul posto polizia e vigili del fuoco, che, secondo quanto si apprende, ad una prima indagine, ritengono che l’incendio sia di natura dolosa. Ancora ignoti, al momento, i responsabili e i motivi dell’incendio, ma per gli esponenti 5 stelle non ci sono dubbi: è un raid contro il Movimento. Sui social network, tantissime e trasversali le manifestazioni di solidarietà per il gruppo giuglianese e la condanna verso un gesto tanto vile.
Si sta recando sul posto anche il parlamentare giuglianese Salvatore Micillo, che su facebook informa tutti dell’accaduto: “Mi hanno appena telefonato, hanno incendiato il luogo dove spesso ci ritroviamo per fare le riunioni con il Movimento Cinque Stelle Giugliano in Campania. Già sul posto c’è la polizia. Vado a controllare e vi aggiorno”.
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«Bruciata la sede del M5S a Giugliano», in provincia di Napoli. Lo scrive Beppe Grillo in un tweet. Il leader M5S sul suo blog ospita un post del deputato cinquestelle Salvatore Micillo. «Mi hanno appena telefonato – scrive il parlamentare 5S – hanno incendiato il luogo dove spesso ci ritroviamo per fare le riunioni con il Movimento Cinque Stelle Giugliano in Campania».
“Bruciata la sede del M5S a Giugliano”. Beppe Grillo denuncia il grave atto su Twitter, rimandando a un post sul suo blog firmato dal deputato pentastellato Salvatore Micillo. “Mi hanno appena telefonato – scrive il grillino – hanno incendiato il luogo dove spesso ci ritroviamo per fare le riunioni con il Movimento Cinque Stelle Giugliano in Campania“. L’episodio è avvenuto nella notte tra martedì 20 e mercoledì 21 maggio intorno alle 2. “Secondo quanto ricostruito dai carabinieri”, ha commentato al fattoquotidiano.it Micillo, “avrebbero lasciato liquidi infiammabili all’ingresso dell’edificio per poi dargli fuoco. Hanno bruciato l’ingresso: lì vicino ci sono le vetrine di un’agenzia immobiliare. Nessun danno all’interno della struttura. Aspettiamo di vedere l’esito delle indagini prima di parlare di atto vandalico o intimidazione. Di sicuro è la prima volta che ci succede una cosa simile”. Ma non solo. Il gruppo di Roma denuncia anche atti vandalici al camper: “Qualcuno ha vandalizzato il camper del magnifico gruppo eventi del Movimento Cinque Stelle di Roma, i ragazzi che stanno organizzando San Giovanni! Indovinate chi è che ha paura?” è il commento che appare sulla pagina Fb del Movimento 5 Stelle della Camera, “dicono che il M5 s non fa nulla… evidentemente però a qualcuno diamo fastidio”.
Maurizio Buccarella: “Sono sbigottito dalle gravissime parole dell’ex ministro Prestigiacomo che sembra di fatto giustificare così atti di violenza contro il Movimento 5 Stelle, mentre da parte dei nostri attivisti non è mai stato compiuto alcun atto violento e né verrà compiuto perché la non-violenza è nel nostro Dna”.
Solidarietà invece dal Partito democratico. “Neanche il clima incendiario”, ha dichiarato Dario Ginefra, “creato da Grillo e dai suoi in questi giorni, quello che viene utilizzato per brutalizzare la campagna elettorale e che allarma osservatori economici e politici in tutto il mondo, può giustificare quanto avvenuto a Giugliano. Esprimo, dunque, certo di interpretare il pensiero di tutto il popolo democratico, la mia solidarietà al M5S per la sede bruciata“.
oltre 5 milioni di euro restituiti dai nostri stipendi. Come funziona il fondo? come richiederlo? Tutte le info per accedere al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.
#m5s #restitutionday 3
Fondo di garanzie Pmi, cos’è
Si tratta di un fondo istituito al ministero dello Sviluppo Economico dedicato alle piccole e medie imprese, da utilizzare come garanzia per la concessione di finanziamenti da parte delle banche. Quindi un’azienda che, per esempio, necessita di un prestito può chiederlo alla banca ponendo come garanzia il fondo.
Il Gestore del fondo è rappresentato da 5 istituti bancari che si sono aggiudicati la gara (bando pubblicato in G.U.R.I. 5^ serie speciale n. 107 del 15 settembre 2010): Mediocredito Centrale Spa (Capogruppo mandataria), Artigiancassa S.p.a. (mandante), MPS Capital Service Banca per le imprese spa (mandante), Mediocredito Italiano spa (mandante), Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane spa (mandante).
Le banche. Il vantaggio non è solo per l’imprenditore – che non è costretto a fare ipoteche o fidejussioni e mettere a rischio il suo patrimonio personale – ma anche per la banca, perché con la garanzia del fondo il rischio, relativamente alla quota garantita, è zero. Se l’imprenditore fosse insolvente, l’istituto può farsi risarcire dal Fondo Centrale di Garanzia e, in caso di eventuale esaurimento, direttamente dallo Stato.
Le imprese. Rivolgendosi al Fondo Centrale di Garanzia, le aziende non ricevono contributi diretti, ma può ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive sugli importi garantiti dal Fondo. La garanzia pubblica si sostituisce, in pratica, alle costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento.
Il Fondo di garanzia, comunque, non interviene direttamente nel rapporto Banca/Impresa e quindi tassi di interesse, condizioni di rimborso, eventuale richiesta di garanzie aggiuntive sulla parte non coperta dal Fondo ecc., sono stabiliti attraverso la libera contrattazione tra banche e imprese. La normativa relativa all’intervento del Fondo non detta, infatti, alcuna indicazione in proposito sebbene l’intervento del Fondo, abbattendo il rischio della Banca, consente l’applicazione di condizioni di maggior favore.
A chi rivolgersi
L’impresa non può inoltrare la domanda direttamente al Fondo. Deve rivolgersi a una banca (quella a cui chiederà il finanziamento) chiedendo di volersi avvalere del fondo di garanzia per le pmi. Toccherà alla banca occuparsi della domanda e interfacciarsi col ministero.
Dal momento in cui la banca completa il modulo di richiesta, a norma di legge sono previsti 2 mesi per ottenere la risposta. Per prassi, trascorrono fra le 2 e le 3 settimane.
L’impresa può anche rivolgersi a un Confidi che garantisce l’operazione in prima istanza mentre richiede la controgaranzia al Fondo centrale.
Tutte le banche sono abilitate a presentare le domande, mentre occorre rivolgersi ad un Confidi accreditato (ecco l’elenco).
Quali operazioni garantisce e in che misura?
L’intervento è concesso fino a un massimo dell’80% del finanziamento, su tutti i tipi di operazioni sia a breve che a medio-lungo termine, tanto per liquidità quanto per investimenti. Il massimo che il Fondo garantisce per ogni azienda è di 2,5 milioni di euro e può essere utilizzato anche per più operazioni. Il limite è riferito all’importo garantito, mentre per il finanziamento nel suo complesso non è previsto un tetto massimo.
Può essere garantita qualsiasi tipo di operazione, purché direttamente finalizzata all’attività d’impresa, sia a breve sia a medio-lungo termine, con pochissime eccezioni.
Non sono garantibili finanziamenti all’export, fidejussioni a garanzia di esecuzioni di lavori, pagamenti di tasse e contributi, finanziamenti erogati da enti pubblici o comunque con provvista pubblica, l’investimento per automezzi nel caso di imprese del settore autotrasporto, finanziamento per l’aumento del capitale sociale dell’impresa nel caso in cui non si tratti di Operazione sul capitale di rischio.
Sono invece certamente garantibili i finanziamenti a fronte di investimenti materiali e immateriali, leasing finanziario e immobiliare, liquidità (pagamento fornitori, spese per il personale ecc.), anticipazione dei crediti verso la pubblica amministrazione, consolidamento delle passività a breve, rinegoziazione dei debiti a medio-lungo termine, operazioni sul capitale di rischio, prestiti partecipativi, fideiussioni (solo se relative ad un obbligo di pagamento).
Quali imprese possono accedere?
Possono essere garantite le imprese che rispettano i parametri dimensionali PMI. Singolarmente o tra loro collegate e/o associate devono avere meno di 250 occupati. Allo stesso tempo, il loro fatturato deve essere inferiore ai 50 milioni di euro o, in alternativa, il totale di bilancio deve essere inferiore a 43 milioni di euro.
L’impresa deve essere considerata economicamente e finanziariamente sana sulla base di appositi modelli di valutazione che utilizzano i dati di bilancio (o delle dichiarazioni fiscali) degli ultimi due esercizi. Le start up sono invece valutate sulla base dei piani previsionali.
Per finanziamenti al di sotto dei 100mila euro è sufficiente che l’impresa presenti un utile d’esercizio in almeno uno degli ultimi due bilanci approvati (o in almeno una delle ultime due dichiarazioni fiscali) e che l’eventuale perdita registrata nell’ultimo bilancio approvato (o dichiarazione fiscale) non sia superiore al 10% del fatturato. L’operazione, inoltre, non deve essere assistita da garanzie reali, assicurative e da garanzie prestate dalle banche.
Per finanziamenti al di sopra dei 100mila euro è necessario usare degli appositi modelli di valutazione. I dati di bilancio vengono inseriti in modelli standardizzati di calcolo (scoring) che permettono di misurare i principali indicatori economico-finanziari e il relativo scostamento dai “valori ottimali”.
I modelli di scoring sono compilati dalle banche (o Confidi). L’impresa beneficiaria può comunque verificare preliminarmente l’appartenenza alla fascia di merito utilizzando i modelli di scoring.
In base ai risultati, l’impresa è inserita in una delle tre fasce di valutazione:
– Fascia 1: proposta positiva al Comitato* (previa valutazione istruttoria del rapporto tra ammontare del finanziamento e cash flow dell’impresa);
– Fascia 2: valutazione dell’ammissione caso per caso sulla base, ad esempio, oltre che del cash flow dell’impresa, di una situazione di bilancio aggiornata, di un bilancio previsionale redatto secondo un modello specifico disponibile sul sito (allegato 7), di eventuali progetti di investimento, delle prospettive di mercato e di crescita dell’impresa, ecc.
– Fascia 3: proposta negativa al Comitato. L’operazione è inserita in fascia 3, a prescindere dal livello di scoring conseguito, nel caso in cui il rapporto tra Mezzi propri e Totale passivo sia inferiore al 5% (4% nel caso di imprese di Autotrasporto) e in caso di finanziamenti di durata non superiore a 36 mesi il cui importo, sommato ad altri eventuali finanziamenti già garantiti dal fondo, superi il 25% (60% nel caso di imprese del settore Autotrasporto) del fatturato relativo all’ultimo bilancio.
*Il Comitato è l’organo cui è affidata l’amministrazione del Fondo e competente a deliberare in materia di concessione della garanzia e di gestione del Fondo. E’ costituito dal ministero dell’Industria, del commercio e dell’artigianato, il Mediocredito centrale, un rappresentante delle banche e uno per ciascuna delle organizzazioni rappresentative a livello nazionale delle piccole e medie imprese industriali e commerciali.
Le nuove imprese (costituite o in attività da meno di tre anni), non utilmente valutabili sulla base degli ultimi due bilanci approvati, sono automaticamente collocate in fascia 2 e valutate sulla base di un bilancio previsionale triennale e di un business plan sulla base di un modulo standard. Alla fascia 2 sono sempre assegnate anche le imprese caratterizzate da cicli produttivi ultrannuali. In questo caso le domande sono valutate sia sulla base dei dati di bilancio pregressi sia analizzando un
I passi della procedura
1. L’impresa deve andare in banca e richiedere che sul finanziamento sia acquisita la garanzia del Fondo, (o, in alternativa l’impresa può rivolgersi a un Confidi convenzionato che garantisce l’operazione e che potrà a sua volta rivolgersi al Fondo di Garanzia per ottenere la controgaranzia).
2. Ricevuta la richiesta di finanziamento, la banca svolge la propria istruttoria per la concessione dell’importo richiesto.
3. Acquisiti i dati richiesti, la banca predispone la domanda di ammissione alla garanzia, inserendo i dati degli ultimi due bilanci approvati o della dichiarazione fiscale e una situazione contabile aggiornata. L’impresa invece deve compilare e sottoscrivere la Richiesta di agevolazione del soggetto beneficiario finale che la banca tiene agli atti ed è tenuta a esibire su richiesta del Gestore del Fondo.
4. La banca invia la domanda al Gestore del Fondo
5. La Banca può inoltrare la richiesta di ammissione a garanzia entro 6 mesi dalla sua delibera o prima della delibera stessa (in quest’ultimo caso la delibera bancaria deve essere adottata e comunicata al Gestore entro tre mesi dalla data di delibera del Comitato di Gestione del Fondo).
6. Alla domanda di ammissione viene assegnato un numero di posizione, nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione. Con l’invio telematico la banca (o il Confidi) possono avere immediatamente la comunicazione della ricezione della domanda con data, numero di protocollo, il nominativo del responsabile del procedimento. Il numero di posizione viene comunicato entro 15 giorni (via posta elettronica certificata o posta elettronica) anche all’impresa beneficiaria.
La fase successiva all’invio della domanda
1. Il Gestore esamina la richiesta e procede alla verifica della sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa vigente. Il Gestore può richiedere alla banca eventuali informazioni integrative ritenute necessarie per il completamento dell’esame. Nella maggior parte dei casi, si tratta di integrazioni documentali utili per supportare eventuali richieste di approfondimenti da parte del Comitato.
2. Conclusa l’istruttoria, il Gestore sottopone l’operazione all’approvazione del Comitato e comunica attraverso e-mail e piattaforma on line al soggetto richiedente (banca o confidi) e all’impresa beneficiaria tramite posta elettronica la delibera del Comitato (concessione o rigetto della garanzia), indicando l’importo del finanziamento garantito, la relativa intensità agevolativa – ESL – che l’impresa dovrà dichiarare in occasione di successive richieste di agevolazioni pubbliche e l’eventuale commissione “una tantum” che il soggetto richiedente (banca o confidi) dovrà versare a fronte della concessione della garanzia del Fondo.
3. Una volta ottenuto l’esito positivo del Comitato del Fondo centrale di Garanzia, il finanziamento è assistito dalla garanzia pubblica.
Approfondimenti:
http://www.fondidigaranzia.it/imprese.html
http://www.fondidigaranzia.mcc.it/fondo_di_garanzia.html#
Faq su fondo di garanzia
– Il fondo funziona?
Nel 2013 sono state circa 77mila richieste accolte e 21mila nei soli primi tre mesi del 2014.
Per approfondire:
– Chi lo gestisce?
Cinque istituti bancari (hanno vinto un bando per gestirlo). Capofila Medio Credito Centrale. Non valutano il merito delle richieste e si occupano solo della burocrazia: la valutazione è automatica in base ai requisiti richiesti. Casi particolari sono esaminati da un comitato, la cui composizione è fatta dal ministero.
– Perche non date i soldi direttamente agli imprenditori?
Il MoVimento 5 Stelle è una forza politica e non può instaurare rapporti economici diretti. Altri lo fanno e si chiama ‘clientelismo’.
– Perché le banche non conoscono il fondo?
Tutte le banche conoscono il fondo e possono accedervi. Alcune hanno anche una procedura telematica dedicata.
Per approfondire:
– Alle banche non conviene usarlo?
Per le banche è conveniente fare ricorso al fondo. In questo modo non devono mettere a bilancio nessun accantonamento.
– Se la mia banca non lo conosce?
Stampa le informazioni che trovi a questo link e portagliele
GIUGLIANO. Niente cene sponsorizzate o grandi eventi nei centri congressi, la campagna elettorale del Movimento 5 Stelle per il rinnovo del Parlamento Europeo si tiene tra la gente. Giovedì è stata la volta di Giugliano. Un territorio caldo, per le milioni di ecoballe che ospita, varie discariche e non ultimo la programmata costruzione di un inceneritore. Nessun palco, nessuna distanza tra i parlamentari campani del M5S e i cittadini. Proprio come “cittadini tra i cittadini” hanno raccontato del loro lavoro svolto in Parlamento in questi mesi: Salvatore Micillo (tra l’altro firmatario del testo unificato dei “Delitti contro l’ambiente”, licenziato dalla Camera ed ora al vaglio del Senato), Roberto Fico (Presidente Commissione Vigilanza Rai), Luigi Di Maio (Vice Presidente della Camera dei Deputati), Vega Colonnese (Commissione Politiche dell’Unione Europea), Luigi Gallo (Commissione cultura, scienza e istruzione), Angelo Tofalo (Membro del Copasir), Silvia Giordano (Commissione Infanzia e adolescenza), Carlo Sibilia (Commissione Affari esteri e comunitari), Mimmo Pisano (Commissione Finanze) Sergio Puglia (Commissione Permanente Lavoro e Previdenza Sociale), Andrea Cioffi (Commissione Permanente Lavori Pubblici, Comunicazioni), Paola Nugnes (Commissione Permanente Territorio, Ambiente, beni ambientali), Vilma Moronese (Commissione Permanente Territorio, Ambiente, beni ambientali). Presentati ai giuglianesi i candidati al Parlamento Europeo. (Estratto da pagina 33 del quotidano ROMA del 18-05-2014)
«Non svendiamo i nostri voti per l`Ue»
Il fatto, 13 parlamentari pentastellati assieme ai candidati della circoscrizione Sud hanno incontrato i cittadini per tracciare un bilancio delle attività svolte nell’ultimo anno in vista delle europee “Non svendiamo i nostri voti per l’UE” – Sbarca in piazza Portanova il Campaniatour del Movimento 5 Stelle «I partiti che hanno costruito l’Europa come la conosciamo adesso, in campagna elettorale invocano il cambiamento. E’ paradossale».
Il Campania Tour del Movimento 5 Stelle fa tappa a Salemo, per l’esattezza in piazza Portanova. Ieri sera a partire dalle 19, l’agorà nel cuore della città ha ospitato un palco dal quale 13 parlamentari pentastellati assieme ai candidati grillini per la circoscrizione Sud, hanno tracciato un bilancio delle attività svolte in un anno di presenza in Parlamento e hanno spiegato ai cittadini presenti i loro piani per Bruxelles. Una vera e propria festa quella messa in piedi dai rappresentanti di M5s, apertasi nel pomeriggio con un’esibizione musicale di due giovani band rock salernitane. Sul palco, montato per la manifestazione in piazza, si sono alternati, per parlare ai cittadini il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e la senatrice del Lazio Paola Taverna, i parlamentari salernitani Silvia Giordano, Mimmo Pisano, Angelo Tofalo, Andrea Cioffi, i deputati Roberto Fico, Luigi Gallo, Vega Colonnese, Carlo Sibilia, Salvatore Micillo ed i senatori Sergio Puglia, Paola Nugnes, e Vilma Moronese. Ad aprire la manifestazione è stato proprio il vice presidente della Camera Luigi Di Maio, dopo aver presentato i candidati grillini per il Mezzogiorno, Fabio Alemagna, Isabella Adinolfi, Michele Cammarano, Valeria Ciarambino, Luigia Embrice, Maria Ipri e Vincenzo Viglione: «Questo tour vuole essere una risposta – ha detto dal palco di Portanova – a chi ci accusa di andar sempre contro e di fare ben poco di concreto. Per spiegare ai cittadini che i nostri nove milioni di voti non li abbiamo svenduti al primo offerente, perché non facciamo alleanze con le forze politiche che chiedono, in questa campagna elettorale per le europee “un’altra Europa”, quando sono stati i primi artefici delle politiche comunitarie che ci hanno portato al disastro. la nostra forza sta nel rispettare ciò che è scritto nel nostro programma Come l’apertura alla Romania che ha comportato la delocalizzazione in massa delle nostre imprese, che hanno arraffato il denaro pubblico e lasciato i nostri operai a casa. Tutto questo accade perché pochi approffitano di questa crisi per arrichirsi a spese dei cittadini». (Estratto da pagina 4 di CRONACHE DEL SALERNITANO del 18-05-2014 )
Un lancio di agenzia stampa a seguito della nostra conferenza stampa alla Camera.
(Public Policy) – Roma – “Su questo testo uscito dalla Camera siamo soddisfatti all’80% e al Senato proveremo a migliorarlo”. A dirlo è stato il deputato del Movimento 5 stelle Salvatore Micillo nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio sul ddl sugli ecoreati. Proprio Micillo è il primo firmatario di uno dei tre ddl che è confluito nel testo unico sui delitti contro l’ambiente, già approvato alla Camera, e ora al vaglio delle commissioni Ambiente e Giustizia del Senato. Tra i punti critici segnalati dai 5 stelle l’aggettivo “rilevante” nel nuovo articolo 452-bis sull’inquinamento ambientali, che punisce “cagiona una compromissione o un deterioramento rilevante”. Per i 5 stelle l’aggettivo “rischia di essere in conflitto con il principio di determinatezza delle norme penali e affida al giudice una discrezionalità eccessiva nello stabilire la punibilità di una condotta”. Ulteriore criticità sarebbe l’aggettivo “irreversibile” contenuto nella fattispecie del disastro ambientale, che definisce il reato come “alterazione irreversibile dell’equilibrio dell’ecosistema”. Per i 5 stelle l’aggettivo potrebbe rendere difficilmente applicabile la sanzione “perché in natura – ha spiegato la senatrice Paula Nugnes, nel corso della conferenza stampa – nulla è irreversibile, persino i danni causati dalle radiazioni nucleari, seppure dopo migliaia di anni, sono reversibili”. Tra le altri interventi proposti dai 5 stelle: consentire le intercettazioni telefoniche per i nuovi delitti ambientali; sopprimere la parte settima del testo sulla disciplina sanzionatoria degli illeciti amministrativi e penali “in quanto pericolosa ed inutile essendo già previsto l’istituto dell’oblazione facoltativa per reati contravvenzionali penali puniti con pena alternativa, arresto o ammenda, la cui concessione è discrezionale a secondo della gravità del fatto”. “Questi dubbi erano già emersi alla Camera – spiega Nugnes – ma per fortuna esiste ancora un bicameralismo che ci consente di migliorare un testo da un passaggio all’altro”.
Niente cene sponsorizzate o grandi eventi in qualche Centro Congressi la campagna elettorale del MoVimento 5 Stelle per il rinnovo del Parlamento Europeo si tiene (come sempre) tra la gente. La prossima tappa (dopo le 40 fatte) sarà a Giugliano in Campania (Napoli) – piazza Gramsci ore 16,30.
Un territorio caldo, per le milioni di ecoballe che ospita, varie discariche e non ultimo la programmata costruzione di un inceneritore.
Non ci sarà nessun palco, nessuna distanza tra i parlamentari campani del M5S e i cittadini. Proprio come “cittadini tra i cittadini” racconteranno del loro lavoro svolto in Parlamento in questi mesi : Salvatore Micillo (tra l’altro proprio di Giugliano e firmatariodel testo unificato dei “Delitti contro l’ambiente”, licenziato dalla Camera ed ora al vaglio del Senato), Roberto Fico (Presidente Commissione Vigilanza Rai), Luigi Di Maio (Vice Presidente della Camera dei Deputati), Vega Colonnese (Commissione Politiche dell’Unione Europea), Luigi Gallo (Commissione cultura, scienza e istruzione), Angelo Tofalo (Membro del CO.PA.SI.R.), Silvia Giordano (Commissione Infanzia e adolescenza), Carlo Sibilia (Commissione Affari esteri e comunitari), Mimmo Pisano (Commissione Finanze) Sergio Puglia (Commissione Permanente Lavoro e Previdenza Sociale), Andrea Cioffi (Commissione Permanente Lavori Pubblici, Comunicazioni), Paola Nugnes (Commissione Permanente Territorio, Ambiente, beni ambientali), Vilma Moronese (Commissione Permanente Territorio, Ambiente, beni ambientali).
Saranno presentati ai giuglianesi i candidati al parlamento europeo, scelti dalla rete mediante votazioni on line: Isabella Adinolfi , Fabio Alemagna, Michele Cammarano, Valeria Ciarambino ,Luigia Embrice , Maria Ipri , Piernicola Pedicini, Vincenzo Viglione.
Curriculum e dichiarazione di intenti di ciascuno, si potranno vedere, cliccando qui: http://www.beppegrillo.it/2014/04/i_candidati_del_movimento_5_stelle_alle_elezioni_europee.html
Nell’occasione, sarà possibile conoscerli e parlargli personalmente, rivolgendo domande ma pure proposte. In particolare, venerdì 16 maggio, sarà esposto dai candidati e parlamentari, i 7 punti-chiave del MoVimento 5 Stelle contenuti nel programma per le europee. Ovvero:
– Referendum sulla permanenza nell’Euro.
10 nazioni dell’Unione Europea hanno mantenuto la propria sovranità monetaria. Sono in Europa ma non hanno l’Euro, eppure vivono, commerciano, prosperano.
– Abolire il Fiscal Compact, il trattato che ci impone di ridurre il debito pubblico di 40/50 miliardi di euro all’anno per i prossimi 20 anni. Una misura che 6 premi Nobel per l’economia hanno definito recessiva.
– Adozione degli Eurobond. Abbiamo una moneta unica ma ogni nazione paga interessi diversi sul proprio debito pubblico. La Germania meno, l’Italia di più. Gli Eurobond sono l’unico modo per essere davvero uniti, nella buona e nella cattiva sorte.
– Alleanza tra Paesi mediterranei per una politica comune
L’Italia e i paesi del Sud Europa hanno esigenze simili, spesso lontanissime da quelle tedesche. Portare avanti le stesse azioni è fondamentale per far valere le proprie ragioni.
– Investimenti in innovazione e nuove attività produttive esclusi dal limite del 3% di deficit di bilancio. Secondo il Fiscal Compact ci si può discostare dal limite del 3% in caso di grave crisi economica. E noi, stiamo aspettando la fine?
– Finanziamenti per attività agricole e di allevamento finalizzate ai consumi nazionali interni. L’Italia produce solo il 70% degli alimenti che consuma. Il resto è importato dall’estero, magari con marchio made in Italy. Per difendere i lavoratori e il territorio, il M5S chiede di favorire le produzioni locali.
– Abolizione del pareggio di bilancio. Con la modifica dell’articolo 81 della Costituzione, qualsiasi investimento pubblico fatto nel nostro Paese è conteggiato come debito, anche se dovuto a calamità naturali. Per l’Europa è un pareggio, per lo stato sociale una sconfitta.
Le votazioni del 25 maggio prossimo prevedono la scelta di tre candidati, di genere diverso, ossia si possono votare due uomini e una donna o viceversa.
MoVimento Giugliano
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