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Risultati Elezioni, Riparte il futuro: “Eletti 113 parlamentari trasparenti. Ora lavorino alla legge sulle candidature.
E’ il risultato dell’iniziativa promossa dall’organizzazione non-profit che si batte contro la corruzione promuovendo la trasparenza e la certezza del diritto. Che ora chiede a deputati e senatori di realizzare il provvedimento chiesto da circa 50.000 firmatari per tenere gli “impresentabili” fuori dalle Camere e imporre sanzioni per quegli onorevoli che dovessero dichiarare il falso, così come indicato anche dalla Commissione Antimafia.
di F. Q. | 9 marzo 2018

LIBERI E UGUALI – Pietro Grasso, Laura Boldrini, Stefano Fassina, Rosella Muroni, Nicola Fratoianni, Luca Pastorino, Erasmo Palazzotto,Loredana De petris, Francesco LaForgia, Antonio Nocchetti
FRATELLI D’ITALIA – Giorgia Meloni, Walter Rizzetto, Paola Frassinetti
FORZA ITALIA – Alessandro Sorte
NOI CON L’ITALIA – Antonio De Poli
Adesso l’associazione indipendente contro la corruzione lancia la seconda fase dell’iniziativa: i deputati e senatori che indossano il braccialetto bianco – simbolo della campagna – dovranno rispettare l’impegno sottoscritto con l’adesione, lavorando in Parlamento per una legge sulla trasparenza delle candidature. Un provvedimento chiesto da circa 50.000 cittadini firmatari della petizione per tenere gli “impresentabili” fuori dalle porte delle Camere e imporre sanzioni – fino alla decadenza dall’incarico – per quei parlamentari che dovessero dichiarare il falso, così come indicato anche dalla Commissione Antimafia nel suo recente rapporto finale.
“Compatibilmente con l’intricata situazione politica, chiediamo ai parlamentari che si sono impegnati con Riparte il futuro durante la campagna elettorale di creare un tavolo di lavoro che getti le basi per una legge sulla trasparenza delle candidature”, rimarca Federico Anghelé, responsabile relazioni istituzionali di Riparte il futuro. “In questi ultimi mesi abbiamo letto troppo spesso il nome di candidati indagati, condannati per reati non contemplati dalla legge Severino sull’incandidabilità o altre volte ‘chiacchierati’ per i rischi di eccessiva contiguità con la criminalità organizzata” aggiunge Anghelé. Solo nell’ultima campagna elettorale infatti, il fattoquotidiano.it ha contato 146 tra indagati e condannati e 39 voltagabbana in corsa tra le fila dei vari partiti.
“In tanti, compresa la Commissione Antimafia, hanno chiesto alle forze politiche di filtrare con maggiore rigore le candidature, auspicando una profonda revisione dell’attuale sistema di certificazione dei futuri rappresentanti – prosegue Anghelé – a guadagnarne sarebbero tutti i cittadini che, nell’urna, hanno dato indicazioni molto chiare: la volontà di un radicale cambiamento. L’agenda della politica, in campagna elettorale, sembra aver completamente offuscato il tema della corruzione: non dimentichiamoci che la trasparenza rimane il più importante anticorpo per poterla prevenire. Anche per questo vogliamo che alle prossime elezioni, a livello locale o nazionale, i cittadini possano sapere chi intende rappresentarli nelle Istituzioni, avendo la certezza di vere sanzioni qualora i candidati dichiarassero il falso o omettessero informazioni importanti sul proprio conto”, conclude.