Salvatore Micillo
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Rapporto Greenitaly 2018 – Il sottosegretario Micillo “Stiamo andando nella giusta direzione, quella di un’economia verde, sostenibile e di qualità”

Pubblicato su 30 Ottobre 2018 di Salvatore Micillo Pubblicato in Attività .

Roma, 30 ottobre 2018 – Si è tenuta questa mattina a Roma, presso la sede di Unioncamere, la conferenza stampa di presentazione del Rapporto GreenItaly 2018: il nono rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere, promosso in collaborazione con il Conai e Novamont, con il patrocinio del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, che fa il punto della situazione sulla green economy in Italia.

I dati sono stati presentati da Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola e Carlo Sangalli, presidente Unioncamere, alla presenza del sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente on. Salvatore Micillo, di Catia Bastioli, amministratore delegato Novamont, Giorgio Quagliuolo, presidente Conai, e Francesco Starace, amministratore delegato Enel.

Dai numeri emerge che un’azienda italiana su quattro ha fatto investimenti green negli ultimi cinque anni: sono oltre 345.000 le imprese dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito nel periodo 2014-2017, o prevedono di farlo entro la fine del 2018 in prodotti e tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. E nel nostro Paese i Green Jobs sono diventati 3 milioni.

“Stiamo raccontando un Paese che va nella giusta direzione, quella della sostenibilità, in un percorso fatto di qualità e innovazione e che ci vede fra i primi in Europa – ha commentato il sottosegretario Micillo. – Scegliere la via dell’economia verde è oggi l’unica strategia possibile, perché più competitiva, inclusiva e sostenibile”.

Alcuni dati ( Leggi qui per il Report Greenitaly 2018):

Materie prime: secondo i dati Eurostat il Belpaese con 307 tonnellate di materia prima per ogni milione di euro prodotto dalle imprese è molto più efficiente della media Ue (455 tonnellate), collocandosi terza nella graduatoria UE-28, dietro solamente al Regno Unito (236 t) e al Lussemburgo (283 t).

Consumi energetici: siamo secondi tra i big player europei per consumi energetici per unità di prodotto: dalle 17,3 tonnellate di petrolio equivalente per milione di euro del 2008 siamo passati alle 14,2 tonn di oggi. Davanti a noi c’è solo la Gran Bretagna che di tonnellate ne consuma 10,6.

Rifiuti: Con 43,2 tonnellate per ogni milione di euro prodotto (1,7 t in meno del 2008) siamo i più efficienti nella riduzione dei rifiuti tra le cinque grandi economie europee.

Emissioni: l’Italia è terza tra le cinque grandi economie comunitarie (104,2 tonnellate CO2 per milione di euro prodotto) dietro alla Francia (85,5 t, in questo caso favorita dal nucleare) e al Regno Unito (93,4 t; pesa, grazie al ruolo della finanza).

“A livello nazionale abbiamo ambiti di grande eccellenza, ma il nostro è un Paese che va ancora a due velocità: con il recepimento delle nuove direttive europee, oggi possiamo superare gli ostacoli che hanno impedito all’economia circolare di penetrare in misura omogenea tutto il territorio nazionale” ha concluso il sottosegretario.

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Tag: ambiente, economia circolare, economia verde, green economy, micillo, ministero dell'ambiente, salvatore micillo, sottosegretario .

Energie rinnovabili – Il sottosegretario on. Salvatore Micillo alla presentazione del XVI Rapporto sulle rinnovabili di Univerde

Pubblicato su 30 Ottobre 2018 di Salvatore Micillo Pubblicato in Attività .

Roma, 30 ottobre 2018 – “Per ridare futuro al nostro Paese, dobbiamo ripartire dall’ambiente. L’economia circolare è uno dei punti fermi del nostro programma di Governo e i dati del Rapporto di UniVerde ci confermano che in Italia l’economia verde è una realtà, che ci vede fra i primi in Europa”. Queste le parole del sottosegretario all’ambiente on. Salvatore Micillo, che questa mattina è intervenuto al convegno “Economia circolare ed uso efficiente delle risorse: verso la transizione energetica e la riconversione ecologica”, organizzato dalla Fondazione UniVerde, in collaborazione con Link Campus University, dove è stato presentato il XVI Rapporto “Gli italiani, il solare e la green economy” realizzato da Osservatorio sul solare della stessa Fondazione UniVerde e IPR Marketing, in partnership con Cobat.

Secondo i dati del Rapporto, presentati da Antonio Noto, Direttore di IPR Marketing, per gli italiani il futuro è nelle energie rinnovabili. Con l’89% degli intervistati che ritiene che il Paese dovrebbe puntare sul solare e il 68% sull’eolica “è chiaro che la rivoluzione culturale necessaria ad affrontare le nuove sfide che la crisi climatica ed economica globale ci pone, è già iniziata– ha dichiarato Micillo. Il nostro è un Paese naturalmente predisposto e lo vediamo dalla rapidità con cui stanno crescendo i settori delle rinnovabili, della ristrutturazione energetica, dell’agricoltura biologica, del riciclo, della sharing mobility”.

Dal Rapporto emerge che il 91% degli intervistati ritiene che l’utilizzo del solare andrebbe sostenuto, facilitando l’autoconsumo ed eliminando burocrazia e ostacoli. Dalla prima rilevazione del novembre 2009, in nove anni si è ridotto del 23% il campione che riteneva tecnicamente complesso il passaggio al solare. “Siamo davanti ad un momento cruciale nel quale possiamo fare il salto qualitativo e quantitativo definitivo che ci può proiettare verso una Italia più sostenibile, più equa, più stabile e più innovativa” ha concluso il sottosegretario.

Al convegno sono intervenuti il Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, Pasquale Russo, Direttore di Link Campus University, Carla Ruocco, Presidente della Commissione Finanze presso la Camera dei Deputati, Enrico Brugnoli Dirigente di ricerca presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Federico Carli Presidente dell’Associazione di cultura economica e politica “Guido Carli” e docente LUISS, Angelo Consoli (Direttore dell’Ufficio Europeo di Jeremy Rifkin), il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Davide Crippa, con una nota di sostegno all’iniziativa, e in videomessaggio l’eurodeputato Dario Tamburrano, Membro e Coordinatore della Commissione ITRE (Industria, Ricerca, Energia e Telecomunicazioni) presso il Parlamento Europeo.

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Tag: ambiente, circula economy, economia circolare, economia verde, energia, energie, eolico, green economy, micillo, ministero, rinnovabili, solare, sottosegretario, unniverde .

Rifiuti pericolosi – Il Sottosegretario Micillo alla convention di CONOU

Pubblicato su 28 Ottobre 2018 di Salvatore Micillo Pubblicato in Attività .
28 ottobre2018 – Si è tenuta ieri a Sorrento la convention annuale di CONOU, il consorzio nazionale per la gestione, la raccolta e il trattamento degli oli minerali usati. Primo ente ambientale nazionale dedicato alla raccolta differenziata di un rifiuto pericoloso, nei suoi 34 anni di attività e con 74 aziende private coinvolte, ha raggiunto risultati eccellenti, con il 98% di oli rigenerati nel 2017, portando il nostro Paese ad essere primo in Europa nel settore. Risultati che il sottosegretario, invitato a parlare del superamento delle barriere burocratiche e normative con il presidente di Legambiente Stefano Ciafani e con il presidente CONOU Paolo Tomasi, ha voluto celebrare, sottolineando “il grande servizio che il consorzio svolge per il Paese. Milioni di tonnellate di olio usato non disperse nell’ambiente e avviate alla rigenerazione sono un grandissimo risultato per la nostra salute, per il nostro pianeta e non meno per la nostra economia” ha dichiarato Micillo, “riuso, rigenerazione e risparmio delle risorse di cui disponiamo sono gli obiettivi che dobbiamo perseguire in un’ottica di economia circolare”.
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Plastic Free – Il sottosegretario Micillo all’evento del CSV di Napoli: “Il messaggio dalla politica deve arrivare ai territori”

Pubblicato su 26 Ottobre 2018 di Salvatore Micillo Pubblicato in Attività .

26 ottobre, 2018, Napoli – Il sottosegretario all’Ambiente on. Salvatore Micillo è intervenuto ieri alla presentazione della Campagna di sensibilizzazione contro l’uso della plastica “PLASTIC FREE”, promossa dal CSV (Centro di Servizio per il Volontariato) di Napoli con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. L’incontro si è tenuto nell’ambito della VI edizione del Salone Mediterraneo della Responsabilità Sociale Condivisa, in programma il 24/25/26 ottobre alla Camera di Commercio di Napoli.
“Vogliamo sensibilizzare le istituzioni e i cittadini ad un uso critico e responsabile della plastica, oggi ancora eccessivo con conseguenze gravissime per l’ambiente – ha dichiarato Micillo. – Il nostro Ministero è totalmente plastic free dal 4 ottobre scorso, giornata dedicata a San Francesco custode del Creato, e già decine di realtà istituzionali, tra comuni, regioni, università, prefetture e associazioni, hanno aderito e scelto il cambiamento ecosostenibile”.
L’iniziativa del CSV Napoli, in linea con quella promossa dal Ministero dell’Ambiente all’interno della campagna #loSonoAmbiente, ha visto nascere, nel percorso di co-progettazione con le organizzazioni di volontariato di Napoli e provincia, un decalogo da presentare agli enti pubblici impegnati nel percorso e un bollettino ambientale rilasciato a chi rispetta almeno 6 buone pratiche su 10.
“Il messaggio dalla politica deve arrivare ai territori. Noi al Ministero non usiamo più la plastica. Com’è possibile, permettetemi la battuta, che a Napoli, Capitale del caffè, si usi ancora la plastica per servirlo?” ha concluso il sottosegretario a margine dell’evento.
Oltre all’on. Micillo, sono intervenuti Roberta Gaeta– assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, Nicola Caprio -presidente del CSV Napoli, Renato Briganti -professore di Diritto Pubblico Università Federico II di Napoli, Antonio Gallozzi– Legambiente Campania Responsabile progetto Comuni Ricicloni, Vincenzo Capasso coordinatore di Let’s do It! Italy, Giovanna De Rosa, direttore del CSV Napoli, e Eleni Katsarou -responsabile area Promozione del CSV Napoli.

 

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Tag: ambiente, micillo, ministero, napoli, plastic free, plastica, rifiuti, scv, sottosegretario, territorio, volontariato .

Ministero Ambiente ad assemblea Anci, focus su ‘Plastic free’ e Verde pubblico

Pubblicato su 24 Ottobre 2018 di Salvatore Micillo Pubblicato in Attività, Rassegna stampa .

www.minambiente.it

Costa: “Mi auguro che i Comuni aderiscano alla Giornata Nazionale degli Alberi”

RIMINI, 24 ottobre 2018 – Il Ministero dell’Ambiente partecipa quest’anno all’assemblea Anci (Associazione nazionale comuni italiani) di Rimini con due focus, incentrati il primo sulla campagna “Plastic Free” per l’eliminazione dell’utilizzo della plastica monouso, il secondo sul verde pubblico, anche in previsione della ‘Giornata nazionale dell’albero’ in programma per il 21 novembre.

Il Focus su Plastic Free si svolgerà alla presenza di rappresentanti della Capitaneria di Porto e del consigliere comunale della Città di Assisi Paolo Sdringola. Prenderanno invece parte all’approfondimento sul verde urbano i Carabinieri forestali e Serena Diamanti, rappresentante del comitato del Verde pubblico e presidente Consiglio nazionale agronomi e forestali.

Presente a entrambi i focus il Sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo: “Sono già numerose le realtà che hanno risposto positivamente alle iniziative promosse dal Ministero dell’Ambiente, ma si può fare di più – ha dichiarato –  Le istituzioni devono fornire ai cittadini un modello di sostenibilità e di cultura ambientale: per questo, meno plastica e più alberi, con il coinvolgimento attivo di tutta la comunità, per il futuro del nostro Paese”.

Plastic free – Come noto, dal 4 ottobre scorso, giornata dedicata a San Francesco custode del Creato, il Ministero dell’Ambiente si è liberato dalla plastica monouso, lanciando un invito a privati, istituzioni e cittadini ad aderire a questa iniziativa.

Tra le prime adesioni a Plastic Free, visionabili sul sito del Ministero dell’Ambiente insieme a quella di decine di realtà istituzionali e non (http://www.minambiente.it/pagina/come-aderire ), quella del Comune di Assisi, che ha inoltre sottoscritto con il Ministero un protocollo per promuovere la diffusione di pratiche virtuose per la tutela dell’Ambiente.

Assisi ha aderito alla campagna “Plastic free” impegnandosi, entro 12 mesi, a eliminare l’uso della plastica monouso sia all’interno dell’Amministrazione che presso gli esercenti e le imprese del territorio comunale.

Nel corso dell’Assemblea Anci verrà quindi lanciato un appello a  tutti i Comuni d’Italia ad aderire alla campagna promossa dal Ministero. “Mi auguro che i Comuni italiani possano e vogliano accettare la sfida di bandire l’utilizzo della plastica usa e getta – ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa – intraprendendo un percorso che li porterà a diventare sempre più ecosostenibili.”

Verde Urbano e Giornata dell’Albero – Altro focus  all’Assemblea Anci, quello dedicato al verde urbano.

Il Ministero dell’Ambiente ha rivolto un invito ai Comuni italiani ad aderire alla giornata nazionale dell’albero in programma il prossimo 21 novembre, per ricordare l’importanza di piantare nuovi alberi al fine di migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città, prevenire il dissesto idrogeologico e proteggere il suolo, migliorare la vivibilità delle aree urbane.

“So che molte Amministrazioni Comunali sono impegnate da anni in attività di piantumazione di alberi, coinvolgendo i cittadini e le scuole i comitati e le associazioni e questo mi fa molto piacere – ha affermato il Ministro Costa in un messaggio inviato all’Anci –  Piantare un albero è un modo per rafforzare il senso di comunità, un’occasione in cui tutti insieme ci si prende cura del territorio”.

 

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Tag: alberi, ambiente, anci, comuni, micillo, ministero, plastic free, plastica, sottosegretario, territorio, verde pubblico, verde urbano, vere .

ENI Maker Faire 2018 – La grande scommessa dell’Economia Circolare

Pubblicato su 23 Ottobre 2018 di Salvatore Micillo Pubblicato in Attività, Rassegna stampa .

Guarda il video

(Rinnovabili.it) – L’implementazione di un’economia circolare ad ampio respiro è al centro dell’agenda europea fin dal 2010, anno in cui per la prima volta il nuovo modello economico faceva capolino nella Strategia 2020 sulla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Oggi il settore ha una sua dimensione precisa, sia a livello comunitario che nazionale, ma la strada per “chiudere definitivamente il cerchio” è ancora lunga.

Di questo percorso, delle sfide e dei benefici attesi si è discusso durante la tavola rotonda “La grande scommessa dell’economia circolare”, tenutasi in occasione di Maker Faire Rome 2018. L’incontro, moderato da Mauro Spagnolo, direttore di Rinnovabili.it, ha portato allo stesso tavolo rappresentanti delle istituzioni, settore industriale e mondo delle associazioni con l’obiettivo di definire perché sia importante investire in questo nuovo modello economico.

Quello che è emerso chiaramente dal confronto è che i semi della circular economy sono stati già piantati nel terreno italiano; per raccoglierne i frutti è necessario saper individuare e risolvere gli ostacoli e ri-pensare in maniera innovativa gli strumenti di supporto. Ne è un chiaro esempio, il disegno di legge Salva Mare, provvedimento annunciato dal ministero dell’Ambiente per rinforzare la lotta all’inquinamento da plastica. L’economia circolare è uno dei punti fermi del nuovo programma del ministro Sergio Costa e il nuovo ddl lo dimostra: tra le disposizioni attese vi è anche una norma che permetterebbe finalmente ai pescatori di riportare a terra – presso specifiche isole ecologiche portuali – la spazzatura raccolta in mare, senza incorrere nel reato di traffico illecito dei rifiuti. Come spiega dal palco dell’evento il Sottosegretario di Stato all’Ambiente, Salvatore Micillo “I primi due esperimenti a Sorrento e Livorno hanno portato alla raccolta di 16-25 quintali in meno di una settimana. Immaginiamo se il progetto fosse riprodotto con tutti i pescatori in tutta Italia, quale mole [di rifiuti] potremmo recuperare”. Non si tratta dell’unico asso “circolare” nella manica del dicastero: tra le prossime tappe del dicastero, prosegue Micillo, c’è anche la normativa sull’end of waste, strumento fondamentale per proseguire la transizione economica italiana, trasformando gli sprechi in risorse.

Ed in questo processo di ripensamento degli strumenti che si colloca anche la riqualificazione dell’ex raffineria petrolifera di Venezia: la struttura è stata convertita in una bioraffineria (la prima al mondo) con l’obiettivo di prolungare la vita dell’impianto e rispondere all’obbligo normativo europeo che impone agli Stati membri una quota parte di combustibili di origine non fossile. L’impianto a partire dal 2014 produce quello che la società chiama green diesel, biofuel di alta qualità prodotto a partire da oli vegetali, che viene miscelato al 15% al tradizionale gasolio. “Questo è stato il punto di partenza”, spiega Giacomo Rispoli, Executive Vice President presso Eni. “Dopodiché abbiamo visto che sul mercato erano disponibili anche rifiuti che potevano essere riciclati (nella produzione di biodiesel) e il primo di questi rifiuti è stato l’olio di frittura”.

È qui che entra in gioco il Conoe, il consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti: grazie all’accordo firmato tra le due realtà, oggi il 50% dell’olio di cottura raccolto viene destinato al riciclo nella bioraffineria veneta.

D’altra parte la gestione degli oli esausti è una delle buone realtà dell’economia circolare italiana. “Oggi – afferma Tommaso Campanile, Presidente del Conoe – possiamo dire di aver raggiunto il 90% di raccolta degli oli vegetali dalle attività professionali”. Rimane fuori un 10% a causa di una fascia di attività che ricorre ancora a pratiche di smaltimento illegali. Potenzialità ancora tutte da sfruttare sul fronte della raccolta differenziata domestica degli oli, i cui rifiuti rappresentano i due terzi di tutta la quota di olio esausto recuperabile “Noi ne raccogliamo per ora solo un terzo”, aggiunge Campanile spiegando che per centrare l’obiettivo del 100% è necessario un importante sforzo economico e di coordinamento che possa raggiungere tutti e 27 i milioni di nuclei familiari italiani. “Noi ci stiamo provando – rivela il presidente del Consorzio – fra un mese dovrebbe partire una raccolta sperimentale in 5 grandi città italiane per verificare quale sia il sistema più efficace destinando anche questi oli ad un uso legale e legittimo”.

Filiere illegali parallele e mancanza di risorse non sono problemi solo del Conoe, ma dell’intera economia circolare. Ad ostacolare il settore del riciclo italiano è oggi anche un mercato che storce il naso di fronte le materie prime seconde. Il comparto dei RAEE, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche ne fornisce il migliore esempio. Sulla carta l’e-waste è una vera e propria miniera urbana “I Raee sono riciclabili all’85%-90% – commenta Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom – vuol dire un’enorme potenzialità di rimettere nel ciclo produttivo quello che buttiamo: alluminio, rame, ferro e plastica ma anche materiali più preziosi come le terre rare”.  Peccato che attualmente l’industria manifatturiera continui a preferire materie prime vergini. “Della plastica riciclata non sappiamo cosa farne, perché nessuno la vuole. Il ferro è difficile da piazzare perché la spinta competitiva degli estrattori di materia prima vergine è fortissima. E senza misure di sostegno il riciclo rimarrà soltanto una teoria”, ha aggiunto Arienti.

Ma economia circolare non è solo saper agire sui rifiuti, ma anche usare consapevolmente e razionalmente risorse e beni. L’educazione al consumo responsabile è il pallino di una delle associazioni di consumatori più grande d’Italia, Adiconsum, che per voce del suo presidente Carlo de Masi spiega “Infondere la cultura del riuso è una nostra missione sociale”. L’associazione “vuole essere e sarà al centro del processo di transizione dei consumi dall’economia lineare a quella circolare. Per fare questo daremo avvio ad un grande programma educativo, coinvolgendo tutti gli stakeholder, istituzionali e non, proponendo un Manifesto dell’innovazione circolare per i consumatori”.

http://www.rinnovabili.it/green-economy/la-grande-scommessa-delleconomia-circolare/

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Tag: ambiente, circula economy, economia circolare, eni, micillo, rifiuti, sottosegretario .

Al Cira di Capua si studia una soluzione per la terra dei fuochi

Pubblicato su 16 Ottobre 2018 di Salvatore Micillo Pubblicato in Rassegna stampa .

Repubblica.it

15 ottobre 2018, Capua – “Il Cira sta sviluppando una nuova tecnologia per il monitoraggio ambientale che potrebbe aiutare a risolvere i problemi dell’inquinamento nella terra dei fuochi”, lo afferma Salvatore Micillo, sottosegretario all’ambiente, che stamani  ha incontrato i vertici  del Centro Ricerche Aerospaziali di Capua, per saperne di più sugli strumenti che potrebbero essere utilizzati per  monitorare  i territori  a rischio inquinamento.  Il sottosegretario nella visita al Cira, è stato accompagnato da una delegazione di esponenti dei  cinque stelle: i senatori Vilma Moronese e Sergio Puglia, i deputati Stefano Vignaroli e Andrea Caso,  i consiglieri della Regione Campania, Valeria Ciarambino, Gennaro Saiello e Vincenzo Viglione. Con loro anche il consigliere del comune di Villaricca, Luigi Nave. Ad accogliere la delegazione dei pentastellati, il Presidente del CIRA, Paolo Annunziato e i vertici aziendali, insieme al Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston e il Prefetto di Caserta Raffaele Ruberto. “C’è stato un primo incontro a Roma qualche settimana fa – spiega Micillo – oggi si trattava di capire nel concreto gli strumenti che ci sono a disposizione”.

Il presidente del Cira, Paolo Annunziato, nel corso dell’incontro, ha parlato della possibilità di utilizzare “bio-indicatori le cui risposte agli agenti patogeni consentono di individuare le diverse tipologie di emergenze ambientali”. “E questa è una novità nel campo del monitoraggio ambientale – dice ancora Micillo – fino ad ora avevamo sempre ragionato solo di droni per cercare di fronteggiare l’inquinamento. Al Cira ci hanno spiegato  della possibilità di utilizzare i satelliti, incrociando i dati. Con i satelliti si possono monitorare spazi più ampi e fare previsioni molto più grandi. Con questa nuova tecnologia – aggiunge il sottosegretario Micillo – di cui dispone il centro ricerche, il contrasto all’inquinamento di aree come la terra dei fuochi sarà sempre più efficace, grazie a strumentazioni che garantiscono il massimo della precisione e un monitoraggio del territorio che si avvicina al 100 per 100. Come Governo, continueremo a sostenere e a finanziare chi della ricerca, in ogni ambito, ha fatto il suo credo”.

 “Il Cira – ha dichiarato la consigliera regionale Ciarambino – è e può essere ancora di più una realtà strategica del nostro territorio. E’ come se avessimo la Nasa in Campania”.

Per il consigliere regionale, Vincenzo Viglione, “E’ fondamentale la collaborazione con il Cira. Ci sono progetti avviati sui quali abbiamo il dovere di investire, che riguardano il controllo del perimetro della terra dei fuochi. Con i programmi nella disponibilità del Cira, siamo oggi in grado di ottenere risposte in ordine, ad esempio, al grado di contaminazione delle specie vegetali. Da progetti come questi bisogna ripartire per dare un futuro all’ambiente, all’agricoltura e a tutto il comparto dello sviluppo economico della nostra regione”.
Nel corso dell’incontro, il Presidente del CIRA, Paolo Annunziato e i vertici aziendali, hanno anche presentato i programmi che fanno parte del nuovo PRORA (Programma Nazionale di Ricerche Aerospaziali), per i quali il CIRA ha già ottenuto, per gli aspetti tecnico-scientifici, il parere favorevole del Panel degli Esperti ed è ora in attesa del Decreto da parte del MIUR e del MEF per il perfezionamento dell’approvazione.
La delegazione dei cinque stelle, alla fine della riunione, ha visitato uno dei principali impianti di test: il Plasma Wind Tunnel che simulando le condizioni di rientro in atmosfera di una navicella spaziale è deputato alla qualifica dei sistemi di protezione termica.

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Visita del sottosegretario Micillo con delegazione M5S al Cira: dallo spazio tecnologie per contrastare inquinamento nella Terra dei Fuochi

Pubblicato su 15 Ottobre 2018 di Salvatore Micillo Pubblicato in Rassegna stampa .

15 ottobre 2018, Capua – “Grazie a realtà come il Cira, stiamo compiendo passi da giganti in tema di monitoraggio ambientale. Con la tecnologia di cui dispone questo centro ricerche, il contrasto all’inquinamento di aree come la terra dei fuochi sarà sempre più efficace, grazie a strumentazioni che garantiscono il massimo della precisione e un monitoraggio del territorio che si avvicina al 100 per 100. Come Governo, continueremo a sostenere e a finanziare chi della ricerca, in ogni ambito, ha fatto il suo credo”. È questo il senso della visita al Cira (Centro aerospaziale italiano) di una delegazione del M5S capitanata dal sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo. Ad accompagnare il rappresentante del Governo c’erano il capogruppo in Commissione Ambiente alla Camera Stefano Vignaroli, la senatrice e presidente della Commissione Ambiente Vilma Moronese, il senatore e membro della Commissione Lavoro Sergio Puglia, il deputato e componente della commissione Antimafia Andrea Caso, il capogruppo M5S al Consiglio regionale della Campania Gennaro Saiello, la consigliera regionale M5S e presidente della Commissione Trasparenza Valeria Ciarambino e il consigliere regionale e componente della commissione Ambiente Vincenzo Viglione.  A fare gli onori di casa c’era il presidente del Cira, Paolo Annunziato.

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Agrimonda, sopralluogo del sottosegretario Micillo e del capogruppo regionale M5S Saiello: subito completamento bonifica del sito

Pubblicato su 8 Ottobre 2018 di Salvatore Micillo Pubblicato in Attività, Rassegna stampa .

 

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Mariglianella, Agrimonda. Il sottosegretario Micillo: “Il nostro impegno per mettere fine a un disastro ambientale protratto per 23 anni”

Pubblicato su 8 Ottobre 2018 di Salvatore Micillo Pubblicato in Rassegna stampa .

www.sciscianonotizie.it

Mariglianella, 7 Ottobre – “Per 23 anni le comunità di Marigliano e Mariglianella sono state costrette a convivere a ridosso di una bomba ecologica. E a tutta questa gente ciascun rappresentante istituzionale, a qualunque livello, ha il dovere di porgere le sue scuse, unite a un impegno concreto che non si limiti a soli annunci. Se abbiamo deciso di effettuare un sopralluogo, questa mattina, nel sito dell’ex fabbrica di fitofarmaci Agrimonda, è per avere contezza dello stato di avanzamento dell’opera di rimozione e messa in sicurezza dell’area e per garantire a tutti che da oggi il Governo collaborerà con le autorità locali e regionali perché si metta fine, una volta per tutte, a questo scempio. Oramai resta un ultimo step, tre mesi appena per cancellare con un colpo di spugna questo autentico sfregio all’ambiente. E come esponente di questo Governo mi assumo l’impegno di monitorare, con costanti interlocuzioni con le autorità locali e regionali, affinché sia rispettato alla lettera il cronoprogramma”. E’ quanto dichiarato dal sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo, che questa mattina, su sollecitazione del capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello, ha effettuato un sopralluogo sul cantiere dell’ex fabbrica di fitofarmaci Agrimonda, al confine tra i comuni di Marigliano e Mariglianella. Con il sottosegretario Micillo e il consigliere regionale Saiello, erano presenti anche il senatore del Movimento 5 Stelle Raffaele Mautone, il sindaco di Mariglianella, Felice Di Maiolo, numerosi cittadini e attivisti del Movimento 5 Stelle.

“Agrimonda è l’emblema di una politica che per decenni è andata avanti a colpi di strabilianti annunci che si sono rivelati puntuali prese in giro per i cittadini”, ha dichiarato Saiello. “E’ grazie alle nostre battaglie a colpi di atti istituzionali in Consiglio regionale che siamo riusciti a far ripartire le procedure che hanno portato, nel 2015, all’approvazione del piano di risanamento ambientale dell’area del deposito. Purtroppo, nonostante gli impegni assunti dal vicepresidente della Regione Bonavitacola, è stato disatteso il cronoprogramma e le opere procedono a rilento. Oggi abbiamo trovato un cantiere con le impalcature piegate su se stesse e senza più protezioni, a causa del maltempo di questi giorni. Per non parlare di un olezzo insopportabile che è tornato a saturare l’intero quartiere. Il sostegno del Governo – conclude Saiello – certificato dalla presenza del sottosegretario Micillo che ha risposto tempestivamente al nostro invito, rinnova in tutti noi, cittadini e esponenti delle istituzioni, l’impegno a collaborare per fare di questo disastro soltanto un brutto ricordo”.

www.larampa.it

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